lunedì 22 settembre 2014

Fregola sarda

La fregola è un tipo di pasta di origine sarda, prodotto artigianale tipico di Oristano, Cagliari e altre zone della Sardegna. E' fatta di semola e ha la forma di granuli irregolari (in un certo senso assomiglia un po' al cous cous) ottenuto dallo sfregamento (...fregula da cui fregola) della pasta tra le mani. Queste palline di pasta vengono poi essiccate e tostate. Si trova di varia dimensione, da 2 millimetri a 5-6 millimetri di diametro. La sua preparazione tipica è con il sugo di pomodoro, le vongole e altri frutti di mare.
Si cuoce come se fosse un risotto, con l'aggiunta di liquido (brodo o acqua) man mano e quello presente in cottura viene assorbito. Si può scegliere, per questo, di lasciare la preparazione più o meno asciutta.

lunedì 14 luglio 2014

Gelato, fresco o ghiacciato?

Oggi distinguiamo tra semifreddo, gelato, sorbetto, granita e grattachecca!

Gelato: è una preparazione mantecata i cui ingredienti di base sono il latte e la panna ai quali poi si aggiungono altri ingredienti per conferire il gusto.

Semifreddo: è una preparazione meno fredda e compatta del gelato perché, se pure composto dagli stessi ingredienti, c'è acqua in misura minore e più parte grassa che conferisce più morbidezza al prodotto.

Sorbetto: è una preparazione simile al gelato perché anche questa prevede una mantecatura ma solitamente gli ingredienti principali sono acqua e frutta.

Granita: è un dessert molto freddo preparato anch'esso con acqua e frutta ma ha una consistenza diversa rispetto al sorbetto, infatti è più granuloso (proviene da ghiaccio frullato) e non ha incorporato aria (come invece il sorbetto).

Grattachecca: è una preparazione tipica del Lazio (e di Roma!) che si ottiene grattugiando un grosso blocco di ghiaccio, poi si mette il ghiaccio tritato in un bicchiere e si versa dello sciroppo. E' quindi più ghiacciata della granita poiché ci sono proprio i pezzettini di ghiaccio!

mercoledì 12 marzo 2014

Brisè, la cugina di Frolla

Ora che siamo diventati "esperti" di pasta frolla è il caso che ci occupiamo della pasta brisè che, potremmo dire, è una sua vicina parente.
Sì, perchè l'unica grande differenza tra loro è che la brisè non ha le uova ma, in sostituzione di queste, ha una parte liquida che solitamente è acqua fredda, ma che può anche essere vino o altro nel caso si volesse dare all'impasto un tocco di sapore in più.
Basta quindi sostituire il peso delle uova, in equivalente peso di liquido, perciò per 250 g di farina e 125 g di burro potete utilizzare 50-60 g di acqua fredda.
Anche la brisè è utilizzata per preparare tartellette dolci o salate o basi per torte rustiche o crostate. Ovviamente è l'ideale se non si vogliono o possono utilizzare le uova. Il procedimento di preparazione, cottura e conservazione è analogo alla frolla, per questo puoi leggere i tre post precedenti ai seguenti link:
ingredienti per la frolla
preparazione della frolla
conservazione e varianti della frolla.
Anche la brisè si può arricchire con frutta secca o spezie o altri aromi.


Se volete qualche esempio:

Pasta brisè dolce
Tartellette di brisè al vino
Fagottini di brisè alle mele
Panzerotti di brisè con ricotta e cioccolato

lunedì 10 marzo 2014

Frolla mon amour! (3° parte)

Bene!
Abbiamo parlato degli ingredienti per la pasta frolla, abbiamo specificato alcune accortezze riguardo la preparazione e la cottura perciò oggi concludiamo la nostra lezioncina sulla pasta frolla parlando della conservazione e guardando ad alcune possibili e interessanti varianti.
Diciamo che sarà un po' di suggerimenti più che di indicazioni tecniche, perché poi starà a voi di trovare la vostra personale versione di pasta frolla e più adatta a quello che volete preparare.

Conservazione
La frolla cruda può essere conservata avvolta nella pellicola trasparente per 2 o massimo 3 giorni in frigorifero, oppure può essere congelata nel freezer per qualche tempo. All'utilizzo occorrerà farla scongelare completamente prima di usarla.

Qualche idea per cambiare...
Per una frolla golosa sostituire una piccola quantità di farina con del cacao in polvere (ad esempio anziché 300 g di farina si useranno 270 g di farina e 30 g di cacao).

Per una frolla molto saporita (da torta Linzer per intenderci) metà del peso della farina può essere sostituita da nocciole o mandorle tritate molto finemente e si può aromatizza l'impasto con un po' di cannella in polvere.

Per una frolla più friabile e sabbiosa si può tagliare la farina 00 con una quantità di farina di riso.

Per una frolla che si scioglie in bocca (da biscotto canestrello per capirci) occorre usare i tuorli sodi. Probabile però che occorra un pochino più di burro mancando la componente umida dei tuorli crudi.

Per una frolla più soffice si può anche aggiungere un cucchiaino di lievito (o al massimo mezza bustina). L'impasto dovrò comunque riposare in frigorifero prima di stenderlo. Quando è in cottura è opportuno non aprire il forno, come tutti i dolci che hanno lievito. Una volta cotta risulterà un po' più...direi... "ariosa".

Per una frolla più delicata (tipo da pasticcino da tè) si può sostituire parte della farina 00 con la farina di fecola ed usare lo zucchero a velo anziché quello semolato.

Potremmo anche allungare l'elenco dei suggerimenti a quello che voglio suggerirvi è di sperimentare prima qualche variante che più vi intriga e poi lasciarvi ispirare anche dalla vostra creatività per personalizzare la vostra frolla del cuore.

sabato 8 marzo 2014

Frolla mon amour! (2° parte)

Eccoci al secondo appuntamento con la pasta frolla.
Dopo aver parlato nel post di ieri di farina, burro e zucchero occupiamoci di uova, aromi, preparazione e cottura.
Chissà poi che non ci scappi un altro post su alcune possibili e interessanti varianti che si possono fare rispetto alla frolla classica di cui abbiamo parlato... ;)

Uova
Le uova devono essere a temperatura ambiente e non fredde, quindi togliete le uova dal frigo qualche ora prima, perché se sono troppo fredde non si amalgamano bene.
Solitamente si usano solamente i tuorli crudi. Si può anche usare l'uovo intero, senza quindi scartare l'albume, ma con i soli tuorli la frolla risolta più friabile e meno "gommosa".
Parlo di tuorli crudi perché si può preparare un tipo di frolla anche con i tuorli sodi!
Ma ve ne parlerò tranquilli! :)

Aromi
Solitamente la classica frolla dolce si aromatizza con la scorza di limone grattugiata, ma si può aromatizzare anche con scorza di arancia, o con la vanillina. Oppure si può dare un gusto diverso facendo una frolla al cacao o alle mandorle, alle nocciole e altra frutta secca. Per il cacao in polvere basterà che esso vada a sostituire una piccola quantità della dose di farina (vedi qui un esempio!), per la frutta secca dipende se vogliamo inserirla a pezzetti grossolani o se tritata finemente. Nel primo caso prepareremmo una frolla classica e quando è pronta andremo a incorporare nell'impasto la frutta secca tritata e poi... mordendo la frolla sarà piacevolissimo sgranocchiare il pezzetto di frutta secca incastonato all'interno! (Vedi qui un esempio!). Se invece la frutta secca è finemente frullata allora potrà sostituire anche qui parte della farina.

Problemi nella preparazione
Può succedere a volte che, anche a causa del tempo atmosferico, la pasta frolla non si attacchi, non si formi bene ma resti granulosa. Allora bagnatevi le mani con un po' d'acqua e reimpastate: la piccola quantità d'acqua che introducete nell'impasto vi permetterà di attaccare le briciole.

Oppure l'impasto può a volte risultare appiccicoso o un po' molle, in questo caso potrebbe bastare l'aggiunta di un po' di farina, ma a volte ci sono delle frolle più problematiche da manipolare, ad esempio quella al cacao che risulta più appiccicosa. In questi casi stendete la pasta tra due fogli di carta-forno e rovesciatela nello stampo aiutandovi con tali fogli, la carta-forno sarà un utile sostegno per girare la vostra frolla nello stampo.

Cottura: prima, durante e dopo
La pasta frolla deve essere messa a cuocere con il burro ben freddo, in questo modo potrà tenere la forma che abbiamo dato. Ciò significa che avremo dei biscotti regolari ed uguali con i bordi ben definiti, una merlatura precisa ed elegante nella nostra crostata, delle belle e precise decorazioni con le strisce intrecciate, ecc. E' per questo motivo che si mette la frolla "a riposare" in frigorifero", per far raffreddare il burro che durante la lavorazione si è riscaldato e ammorbidito (e poi per far compattare meglio gli ingredienti cosa che consente anche una cottura migliore). Il consiglio che vi do è quello di stendere prima la frolla e poi metterla a raffreddare, così non dovrete lavorarla nuovamente per metterla in forma nella teglia e non correrete così il rischio di scaldarla di nuovo. Vedrete che anche il taglio dei biscotti sarà molto più facile, preciso e veloce.

Mettete a cuocere la frolla quando il forno è ben caldo altrimenti avrete l'effetto dello scioglimento del burro...
In genere, in forno elettrico e in forno statico, una frolla farcita (tipo crostata) cuoce a 180° per 35-40 minuti, i biscotti cuociono a 180° per circa 15 minuti, una frolla in bianco (cioè vuota! vedi qui...) cuoce a 180° per circa 20-25 minuti.
Il forno ventilato è consigliato se dovete cuocere due o più preparazioni dello stesso tipo (2 crostate o 2 teglie di biscotti ecc.) ma i tempi vanno leggermente ridotti di alcuni minuti rispetto al forno statico.

Quando è cotta estraetela dal forno e lasciatela raffreddare prima di estrarla dallo stampo. Se però avete cotto i biscotti toglieteli subito e metteteli su una gratella a raffreddare, se li lasciate nella teglia il calore continuerà a cuocerli e diventeranno scuri.

venerdì 7 marzo 2014

Frolla mon amour! (1° parte)

Dai, oggi parliamo di pasta frolla, della mia amatissima pasta frolla!
Ci sono molte cose da dire perciò dedicherò più di un post a questo argomento.
La frolla è la pasta di base di crostate, pie, tartellette, biscotti, adatta sia a preparazioni dolci che salate.
Si ottiene sostanzialmente da farina, burro e uova ma in una certa particolare proporzione (ma si possono fare delle varianti alle dosi) perché se ci pensate, anche gli impasti di torte soffici sono fatti con gli stessi ingredienti, però hanno tutta un'altra consistenza. Ovvio che poi la differenza la fa anche l'assenza di ingredienti tipo lievito o latte o yougurt, ma concentriamoci sulla frolla per ora e parliamo dell'impasto di base e di alcuni suoi ingredienti.

La ricetta di una frolla classica dolce e perfetta per me è:
farina
la metà del suo peso in burro
un terzo del suo peso in zucchero
un decimo del peso totale degli altri ingredienti in tuorli.
Ok, non spaventatevi! ...immagino che molti non amino la matematica e non ho intenzione di farvi usare le proporzioni e risolvere un problema di algebra! ;)

Dicevo, per una frolla classica dolce io prendo:
300 g di farina (peso di riferimento)
150 g di burro (la metà del precedente)
100 g di zucchero semolato (un terzo del peso della farina)
2 tuorli (che corrispondono all'incirca alla decima parte del peso totale degli altri ingredienti, cioè 300+150+100=550 quindi 55 g di tuorli)
aromi (facoltativo)

Farina
La farina ideale per la frolla è una farina a basso contenuto di glutine, per questo la più usata è la farina tipo 00, ma può anche essere usata la farina 0. La manitoba invece non va bene poiché è una farina forte, molto proteica, con alto contenuto di glutine ideale invece per impasti che devono lievitare molto.
La frolla, essendo l'impasto senza lievitazione per eccellenza, ha bisogno di farina deboli.
Per questo motivo hanno un'ottima riuscita frolle fatte con la farina di riso (clicca e vedi qui) essendo il riso un cereale completamente privo di glutine o con la farina di mais o quella di castagne. Queste farine senza glutine sono la migliore scelta per le persone con intolleranza alimentare al glutine, appunto. Sono sicuramente da provare perché il sapore e la consistenza della frolla risulta particolare.
Se invece non si hanno problemi di intolleranza vi consiglio di tagliare la farina per preparare ad esempio crostatine o biscotti, intendo dire con una parte di farina 00 e una parte (più o meno consistente) farina di riso (qui un esempio e qui un altro!). Otterrete del biscotti delicati e friabili davvero molto buoni. Oppure tagliando con la frina di castagne la frolla avrà un gusto più deciso, insomma vedete che ci si può sbizzarrire parecchio!

Burro
Il burro deve essere innanzitutto buono! Se volete preparare una frolla e fare un figurone prendete un buon burro di centrifuga, sicuramente costerà un pochino di più ma la qualità della frolla sarà superiore.
D'altra parte la frolla è un dolce dove è il burro che fa la differenza e quindi tanto vale investire sul prodotto migliore.
Inoltre il burro deve essere freddo! E va lavorato rapidamente per non farlo squagliare troppo. Su questa questione però ci ritorneremo più avanti parlando della tecnica per fare la frolla.
Si sente inoltre parlare spesso di frolla all'olio... "perché così è meno grassa".
Ma è anche meno buona! A mio parere ovviamente.
Se ci riferiamo ad intolleranze alimentari al lattosio (presente nel burro) o ad altri problemi di salute, ok, siamo d'accordo, accontentiamoci di una frolla all'olio, che sia extra vergine di oliva e delicato, altrimenti io vi dico, mangiamone un po' di meno ma gustiamoci la bontà di una bella frolla burrosa. :)

Zucchero
Sappiate che la diversa quantità di zucchero non influisce sulla riuscita dell'impasto della pasta frolla.
Potete anche non mettere affatto lo zucchero e preparare una frolla neutra se vi occorre per delle tartellette salate o per una crosta in cui cuocere pasta o carne ecc.
Per le frolle dolci la quantità di zucchero che ho indicato prima è, a mio parere, un buon compromesso ma potete anche renderla più dolce, mettendo  una quantità di zucchero pari a quella di burro.
Oppure, se volete una base meno dolcificata, potete anche ridurla. Insomma, le prime volte è bene tentare qualche variante per scoprire cosa piace di più. ;)
Si può usare anche lo zucchero a velo anziché quello semolato, l'importante però è che sia uno zucchero extra-fine e non uno zucchero grezzo come quello di canna poiché potrebbero formarsi dei puntini scuri sulla pasta in fase di cottura.

giovedì 6 marzo 2014

Salsicce secche, buonissime ma...

...antipaticissime da spellare!
Allora fate così: mettetele per 2 minuti in ammollo in acqua, poi incidetele per la lunghezza e spellatele tirando delicatamente la pellicina protettiva. Verrà via facilmente senza strapparsi.
;-)

martedì 4 marzo 2014

Theory perché...

Ciao a tutti e benvenuti in Appetitosando Theory!!!

Come vi avevo già anticipato questo sezione di Appetitosando sarà uno spazio in cui parleremo di materie prime, tipologie e qualità dei prodotti, tecniche di cottura, trucchi del mestiere per una riuscita (quasi) perfetta dei vostri piatti, insomma un modo per scambiarci curiosità e informazioni riguardanti il mondo della cucina e del mangiare bene, un'occasione per saperne sempre qualcuna di più, giorno dopo giorno.
Ovviamente non ho la pretesa di insegnarvi nulla, perché per fare questo sarò io stessa a documentarmi, eh!
Quindi sentitevi liberi di intervenire nei miei post con commenti, domande, correzioni e quanto altro avrete da dire sull'argomento. Sarà un modo divertente di confrontarci e migliorare.
Buona Theory a tutti!
;)

P.S. Un grazie speciale per la simpaticissima immagine del titolo al mio carissimo e bravissimo amico Daniele che sa cogliere fin troppo bene il mio modo pazzerello di stare in mezzo ai fornelli! :)